
Oggi sembra impensabile perché non è ammesso alcun insetticida nell’olio di oliva. Visto adesso lo studio sembra un po’ assurdo perché cercava di dimostrare qual era il massimo contenuto di Parathion contenuto nell’olio di oliva per uso alimentare che non era tossico nel ratto. L’argomento della tesi è stato lo studio di un insetticida, il Parathion, che veniva utilizzato per combattere la mosca dell’ulivo. Sono entrato in Farmacologia nel 1952 per preparare la tesi e ho lavorato, in quel periodo, con il professor Aiazzi Mancini, fondatore della Scuola farmacologica fiorentina. Sono venuto a Firenze nel 1948 e mi sono laureato nel 1954. Sono venuto a Firenze perché i miei genitori hanno deciso che bisognava che io sciacquassi i panni in Arno. Io sono in realtà di famiglia triestina e vivevo a Trieste. La mia formazione è cominciata qui a Firenze. Vorrei iniziare questa intervista chiedendole qualcosa sui primi anni della sua formazione e su cosa l’ha spinta allo studio del cervello. La ringrazio per aver accettato di partecipare al nostro progetto.

Tratta da Felicita Pedata all’indirizzo WEB: Mondo scientifico- accademico ma anche nell’ambito personale di chi lo ha conosciuto. Le sue numerose qualità, includendo la suaĬultura e la sua apertura di mente, ne fanno certo una persona che ha influito in modo importante nel Professore attento alla didattica e al trasferimento di rigorose informazioni ha formato numerosi studenti nel campo della Farmacologia. Ha sempre promosso collaborazioni scientifiche trasferendo agli allievi l’importanza della internazionalità del mondo della ricerca. Ha seguito con partecipe attenzione la carriera scientifica e accademica dei suoi allievi spesso anche fuori dai confini nazionali costituendo sempre un punto di riferimento fondamentale. Con il suo interesse, dedizione e passione è stato un catalizzatore per molti studenti che lo hanno seguito con entusiasmo nella vita scientifica formando un laboratorio attivo nel campo della Neurofarmacologia. La sua prima pubblicazione scientifica del 1955 è stata seguita da oltre 300 pubblicazioni su riviste internazionali e contributi su libri di cui è stato editore. E’ stato infatti un promotore di una prima riunione di ricercatori interessati a questo ambito di ricerca a Firenze nel 1985 con l’obiettivo di costituire un “Purine Club Italiano”.

Il suo interesse primariamente colinergico non gli ha impedito di seguire e stimolare anche altri campi di ricerca come quello del sistema purinergico a livello cerebrale con studi dediti alla comprensione di meccanismi di base e implicazione in patologie come lo stroke cerebrale. Ha ricevuto molti riconoscimenti da parte del mondo scientifico internazionale fra cui il “Life Time Achievement Award of Alzheimer’s Association”, è stato eletto “Honorary fellow della British Pharmacological Society”, ha ricevuto il Copernicus Medal della Polish Academy of Sciences e il titolo di “Honorary Doctor of Sciences” dell’Università dell’Arizona. Ha svolto una vita di ricerca appassionata e dedicata al mondo delle Neurofarmacologia, disciplina nascente, dove i suoi interessi si sono focalizzati sul sistema colinergico cerebrale con ricerche di base e rivolte allo studio in particolare della demenza di Alzheimer dove è divenuto un punto di riferimento a livello internazionale. Dagli anni 50 ha partecipato attivamente alla vita della Società Italiana di Farmacologia dove prima Consigliere è stato poi Presidente dal 1995 al 1999. Nell’Ateneo Fiorentino è stato prorettore alla ricerca e ai rapporti internazionali ed è stato Direttore del Dipartimento di Farmacologia oltre a svolgere vari incarichi organizzativi.

Rientrato in Italia è stato dal 1961 al 1968 assistente a Sassari, aiuto a Pisa, divenuto ordinario di farmacologia nel 1968 a Cagliari è rientrato a Firenze nel 1974 dove ha insegnato Farmacologia a Medicina fino al 2005. Subito ha iniziato la sua attività di ricerca presso l’ateneo Fiorentino nell’Istituto di Farmacologia allora diretto dal Professor Mario Aiiazzi-Mancini proseguendo i suoi studi dal 1958 come “Postdoctoral Fellow” presso il Department of Pharmacology della Yale University. Il professor Pepeu nato a Milano nel 1930, ha poi conseguito presso l’Ateneo fiorentino la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1954. Ci ha lasciato domenica 21 novembre scorso all’età di 91 anni Giancarlo Pepeu, Professore Emerito di Farmacologia dell’Università di Firenze.
